Anomalie del cuoio capelluto


Forfora

La forfora ( denominata anche pitiriasi) è una lesione desquamativa fisiologica del cuoio capelluto. Interessa normalmente gli individui fra i 10 e i 25 anni e diviene meno frequente dopo i 50 anni; può tuttavia persistere fino alla vecchiaia.
È causata da un accelerato ricambio delle cellule epidermiche che, a causa dell’aumento di velocità di migrazione, non riescono a raggiungere la completa maturazione prima di distaccarsi. Si formano pertanto delle squame bianche o grigiastre (ammassi di cellule cornee), localizzate in chiazze sparse o, più spesso, diffusamente distribuite su tutto il cuoio capelluto. A causa della irregolare disposizione delle cellule cornee nella forfora, a differenza di quanto comunemente si ritiene, lo strato corneo è più permeabile di quello di un cuoio capelluto normale e occorre tenere conto di ciò per evitare l’assorbimento indesiderato di sostanze farmacologicamente attive applicate localmente in lozione.
Le cause sono da ricercare in un’influenza androgenetica e in una origine microbica. In alcuni casi la forfora può provocare la caduta dei capelli, in quanto impedisce la fuoriuscita di sebo dai follicoli. La forfora soprattutto a causa dei microrganismi genera prurito. Grattarsi, per cercare sollievo, può portare alla formazione di lesioni più gravi. Il trattamento anti forfora non è affatto limitato ad un semplice shampoo, ma necessita di un’applicazione costante di prodotti specifici che devono agire in diverse direzioni:

1. Sciogliere e staccare la parte squamosa superficiale dello stato corneo epidermico
2. Distruggere i microorganismi mediante una adeguata azione antimicotica e detergente.
3. Svolgere un’azione antipruriginosa.
4. Permettere l’assorbimento delle sostanze attive e antimicrobiche.
5. Stimolare gli elementi di autodifesa dell’organismo.
6. Svolgere un’azione balsamica sulle cellule sottostanti.
7. Creare l’equilibrio del complesso biologico.

La seborrea

Quando il capello è troppo grasso, la causa è provocata dalla secrezione eccessiva di sebo da parte delle ghiandole sebacee. la seborrea rappresenta uno dei casi più difficili da risolvere ed è necessario combatterla sin dall’inizio cercando di arrestare o rallentare questo scompenso con trattamenti appropriati, onde evitare conseguenze negative come l’alopecia seborroica.

La dermatite seborroica

Un’altra forma molto comune di patologia del cuoi capelluto caratterizzata da desquamazione è la dermatite seborroica. Può venire facilmente confusa con la forfora, ma se ne differenzia per alcuni aspetti: le scaglie sono solitamente più grosse, conglobate, generalmente di aspetto untuoso e giallastro, la cute sottostante appare arrossata. Spesso non sono colpiti soltanto i capelli, ma anche le sopracciglia e il volto. La dermatite seborroica può migliorare spontaneamente in alcuni periodi dell’anno e peggiorare in altri. Tende anche ad accentuarsi in seguito a stress emotivi o fisici e non di rado in coincidenza dei peccati alimentari.

L’iperidrosi

Un altro motivo per cui i capelli si ungono facilmente è determinato dall’eccessiva sudorazione causata dalle ghiandole sudoripare. L’iperidrosi è dovuta a cause fisiche genetiche e soprattutto all’emotività. Essa una pelle molto delicata, facilmente irritabile, quasi sempre congestionata dalla stasi sanguigna. L’uso indiscriminato di shampoo troppo detergenti e violenti e di sfregamenti eccita le ghiandole sudoripare, causando un eccesso di sudorazione: più si lavano i capelli, più questi si ungono.

La psoriasi

È una malattia cutanea geneticamente determinata che sul cuoio capelluto, con chiazze roseo-rossastre coperte da cumuli compatti di squame color bianco-argenteo.
Nelle forme più gravi tutto il cuoio capelluto può essere coperto ma l’estensione oltre il margine di inserzione dei capelli è inferiore rispetto alla dermatite seborroica.
Il prurito è nella maggioranza dei casi poco pronunciato.
Generalmente non c’è perdita dei capelli dato che, anche quì, come nelle affezioni precedentemente descritte, la papilla germinativa e la matrice del pelo si trovano più in profondità e non sono quindi disturbate dal problema cutaneo di superficie.
Solo di rado si assiste, a livello delle chiazze psoriasiche, ad un incremento del defluvium in telogen senza tuttavia che si associno fenomeni involutivi del follicolo pilifero.
L’associazione di aumentato flusso ematico locale ad anomalie della cheratinizzazione cellulare determina in genere un’aumentata penetrazione delle sostanze applicate sul cuoio capelluto e conseguentemente una maggiore possibilità di assorbimento (penetrazione nei vasi sanguigni ed eventuali effetti collaterali relativi).

La tigna

Le tigne sono delle micosi ( funghi ) che intaccano il cuoio capelluto ed i capelli. Esse si presentano con una o più chiazze eritematose, desquamanti, nelle quali i capelli sono spezzati a due o tre millimetri dalla base. Le spore ed i filamenti dei funghi penetrano nei capelli attraverso fessurazioni dello stelo fino ad arrivare al bulbo.
Le tigne hanno carattere contagioso, attaccano specialmente gli individui giovani e con una insufficiente igiene.

Le tigne possono regredire e risolversi definitivamente solo se ben curate con trattamenti specifici nel giro di uno o due mesi.

Follicolite decalvante

Affezione abbastanza rara, più frequente nel maschio che nella femmina, colpisce preferibilmente l’età adulta ed è caratterizzata inizialmente da infiammazione follicolare con pustole situate in corrispondenza dei follicoli piliferi. Ne consegue la distruzione del follicolo stesso con caduta dei capelli e formazione di chiazze alopeciche cicatriziali, rotondeggianti od ovalari, con pustole disposte alla periferia.
Talvolta possono permanere all’interno delle chiazze pustole isolate o qualche follicolo.
Le cause sono da ricercarsi in un difetto della risposta immunitaria e da un germe, lo stafilococco aureo.

Lichen planus

Il lichen planus è una frequente eruzione cutanea che sul cuoi capelluto si manifesta con la comparsa di papule dal tipico colorito rosso-lilla associate a eritema e desquamazione, seguita poi da cheratosi follicolare e successiva atrofia cicatriziale.

Lupus eritematoso

Il lupus eritematoso è una forma tubercolare molto pericolosa perchè può estendersi per tutto il corpo. È caratterizzata dalla comparsa di tante chiazze eritematose, di color rosso o rosso-violaceo, di forma tondeggiante o ovale, di varia estensione. I capelli in parte cadono e in parte si presentano secchi, fragili e spezzati; sul margine frontale possono essere presenti caratteristici capelli corti.

Dieta e capelli

Vi sono dati inequivocabili per ammettere una correlazione certa fra stato di nutrizione e stato di salute dei capelli. Un apporto bilanciato degli aminoacidi, di tutte le vitamine e dei sali minerali sono alla base di una capigliatura sana.

Igiene e cura

Il capello deve essere accudito, curato e protetto, in quanto il capello viene utilizzato per il “linguaggio del corpo”, come oggetto di culto, di cui si può modificare la forma,. il colore, l’aspetto, il riflesso. Necessitano pertanto prodotti efficienti e non aggressivi.