Descriviamo le principali alterazioni del fusto dei capelli che sono spesso responsabili di alcune forme di alopecia.
Doppie punte
Si tratta di una disfunzione che si manifesta soprattutto nei capelli lunghi e secchi, o in tutti quei casi in cui sono avvenuti trattamenti fisico-chimici maldestri, ripetute pettinature, o hanno agito cause esterne di distruzione.
Un capello eccessivamente dissecato diventa facilmente ricettivo alle infezioni e ai traumatismi. L’esagerata disidratazione provoca un’alterazione della cuticola e della cheratina, causando conseguentemente delle fenditure e delle biforcazioni. Queste vengono definite con il nome di tricnoptlylosi, ossia doppie punte.
Capelli affusolati
Si presentano con restringimenti affusolati lungo il fusto, indice di rallentamento temporaneo dell’attività mitotica delle cellule della matrice Le cause possono essere varie: farmaci, gravi malattie infettive, febbrili, ulcera peptica, alopecia areata, traumi ripetuti da trazione come la tricotillomania.
Monilethrix
È la più caratteristica alterazione del capello e la più facilmente diagnosticabile. Il fusto ha complessivamente un aspetto che lo fa assomigliare ad una catena di rosario o a una collana . Esso presenta, a distanza regolare l’uno dall’altro, rigonfiamenti ellittici detti “nodi”; questi sono spesso privi di cuticola e separati fra loro da restringimenti affusolati detti “internodi” , che presentano scanalature longitudinali in cui le cellule cuticolari sono presenti ma alterate, negli internodi il midollo assente. È a livello degli internodi che più frequentemente si verificano le fratture.
Il capello, con grande facilità, si spezza a 1-2 cm dalla cute, dando origine a una pseudo-alopecia diffusa che interessa soprattutto le zone di maggiore sfregamento come la nuca.
Peli a baionetta
I peli hanno fusto affilato con una globosità iperpigmentata della corteccia prima dell’assottigliamento. Sono tipici dell’ittiosi ma si possono reperire anche nella dermatite seborroica e in corso di radioterapia e di terapia citostatica.
Peli annulati
In questi capelli il fusto, fornito di una cuticola regolarmente strutturata che talvolta presenta lievi scanalature, si presenta a bande alternate chiare e scure dovute a microbolle di aria che si trovano fra la corticale e le cellule della corteccia. Queste aree risultano chiare se osservate a luce incidente e diventano invece scure se la sorgente di luce è posta dietro al capello (microscopio, ripiano illuminato) conferendo al capello un caratteristico aspetto “zebrato”. Il difetto, quasi sempre ereditario, risiederebbe nelle cellule della matrice che, per irregolare attività, darebbero origine, ad intervalli regolari, a cellule corticali non giustapposte ma disposte irregolarmente (sono state definite “ad acciottolato” per il loro aspetto al microscopio a scansione) e frammiste a spazi liberi contenenti le microbolle d’aria. Il capello cresce più lentamente del normale e presenta gradi variabili, ma modesti, di fragilità. L’effetto ottico, nel complesso esteticamente gradevole, è quello di una capigliatura “”uccicante”.
Pili biforcuti
Dal follicolo fuoriesce un pelo che si biforca dando origine a due peli distinti ognuno con la propria cuticola.
Pili multigemini
Possono uscire dallo stesso follicolo fino a sei, sette peli distinti e completi . È un’anomalia di sviluppo del follicolo pilifero, piuttosto rara, nella quale numerose matrici e papille fornite di guaine epiteliali interne proprie producono peli a sezione irregolare che escono da un solo ostio follicolare, probabilmente a causa di compressioni meccaniche non omogenee fra le varie guaine.
Pili canaliculi
Lo stelo, provvisto di cuticola, si presenta in sezione trasversa di forma triangolare o reniforme dovuta a una o più scanalature longitudinali. L’alterazione è di solito ereditaria e i capelli, di colore biondo argenteo o giallo-grigiastro, non possono essere in alcun modo pettinati (capelli impettinabili) e facilmente si spezzano nel tentativo di dar loro una “forma”. E’ probabile che la causa primaria sia da ricercarsi in una irregolare cheratinizzazione della guaina epiteliale interna che diventa in qualche punto precocemente troppo rigida alterando il capello in crescita e facendogli assumere l’aspetto caratteristico.
Tricoclasia
È una frattura trasversale del fusto che interessa midollo e corteccia con risparmio della cuticola, dando al capello l’aspetto di un legno verde spezzato. Può essere associata o no ad altre alterazioni e consegue in genere a traumi fisico-chimici di modesta entità. Nelle fasi iniziali il capello non si presenta particolarmente fragile ma può diventarlo se, con il passare del tempo, la cuticola non si mantiene perfettamente integra.
Tricoschisi
È una frattura trasversale netta del capello senza rigonfiamenti causata in genere da carenze proteiche (cistina) e soprattutto di zolfo (inferiore al 50% del normale). Se l’affezione è familiare e si associa ad altre alterazioni (distrofie ungueali, ittiosi, ritardo dello sviluppo psicofisico, ecc.) si parla allora di tricotiodistrofia. I capelli e, più raramente, gli altri peli del corpo si presentano appiattiti, secchi, irregolarmente conformati e ruvidi.
Capelli lanosi
Anche nei caucasici si possono avere capelli crespi come quelli della razza negra. Si distinguono 4 forme. Nella forma ereditaria dominante l’anomalia è solo della capigliatura ed è già manifesta alla nascita o comunque nei primi mesi di vita. La crescita è normale ma, a causa della loro fragilità e forse anche per una riduzione della fase anagen, difficilmente i capelli raggiungono una lunghezza normale. La crescita totale è di pochi centimetri. La forma familiare sporadica recessiva è caratterizzata da capelli chiari con ciclo talvolta accorciato e può interessare anche i peli di altri distretti. Il nevo a capelli lanosi è una zona circoscritta di capelli crespi, sottili e chiari. Spesso si associa a un nevo verrucoso lineare pigmentato del colo o degli arti.
Nell’arricciamento acquisito dei capelli, i capelli delle zone occipitale e temporale iniziano a scurirsi e ad arricciarsi durante l’adolescenza; il fenomeno, tipico dei maschi, può coinvolgere l’intero cuoio capelluto e, talvolta, anche regredire.
Nei capelli lanosi i fusti, a sezione ovoidale e di spessore solitamente ridotto, non sono rettilinei ma presentano curvature o torsioni assiali modeste o totali (pili torti) con il risultato finale di un notevole arricciamento. Non sono pettinabili ma nell’età adulta possono spontaneamente diventare meno arricciati e fragili.
Pili torti
Come indica il termine il fusto non è rettilineo ma, lungo l’asse longitudinale e ad intervalli regolari, presenta delle torsioni su se stesso. In questi tratti la sezione da circolare diventa ellittica ed è presente notevole fragilità ( in genere il capello si spezza a 4-5 cm dallo sbocco del follicolo).
Peli circolari o a spirale
I peli sono contorti a spirale nel contesto dello strato corneo. Sono facilmente estraibili e mantengono la loro struttura a spirale anche dopo lo stiramento. Talvolta si accompagnano a cheratosi pilare.
Triconodosi
Il capello è fragile, opaco e mostra molti nodi puntiformi bianchi lungo il fusto. È un’affezione acquisita, ma può essere anche provocata da traumi. La formazione di nodi lungo il fusto dei capelli si verifica con maggior frequenza nei capelli lunghi e ricci e in quelli lanosi. Tutte le fibre del capello sono sottoposte a svariate rotture prima cuticolari e secondariamente corticali. Queste rotture sono favorite dallo spazzolare e pettinare in modo esagerato e da alcuni trattamenti cosmetici come permanenti e decolorazioni.